Nel crepuscolo di Mortsel è il dominio dell’Italia U-12 a non tramontare: la truppa capitanata da Stefano Burato, coadiuvato dai coach Simona Conti, Alberto Furlani, Ivano Licciardi e Alessandro Rosa Colombo, conquista il quarto titolo continentale consecutivo grazie ad una prestazione assolutamente da grande squadra, come racconta il risultato finale: 6-0 al settimo inning ai danni della forte Repubblica Ceca, che mai, in questa edizione dell’Europeo, era stata battuta prima di affrontare l’Italia in finale dell’Europeo U-12 di Mortsel (Belgio).

Non si è trattata di una partita facile: eventi di questo tipo sono sempre difficili da vivere per atleti a qualsiasi livello, anche se il problema dell’Italia non è stata né l’ansia da prestazione, né l’emozione di affrontare una partita valida per l’alloro.

A fine partita il veronese Stefano Burato, manager della Nazionale U12, ha commentato così il successo: “Quest’anno è stato particolarmente difficile confermarsi, da un lato perché ad ogni europeo noi vediamo alcune nazioni in crescita come Repubblica Ceca o Germania, e dall’altro a causa dell’anno particolare che abbiamo vissuto e che non ci ha permesso di portare avanti il nostro programma”.
Un successo che è figlio di un gruppo di lavoro collaudato negli anni: “Con lo staff abbiamo un metodo di lavoro, un progetto chiaro, abbiamo bene in mente come si fa a ‘scoutare’ i ragazzi, un modello che seguiamo e lo facciamo bene fino in fondo. Ogni anno dobbiamo ricominciare da zero, infatti già da domani dovremo cominciare a pensare a chi saranno i ragazzi dell’anno prossimo. Dietro questa vittoria c’è stato molto impegno e tante ‘ore piccole’ trascorse con lo staff dopo i raduni per cercare di prendere le decisioni giuste e portare all’Europeo i ragazzi migliori. Questo successo è una grandissima soddisfazione mia e di tutto lo staff composto da Alberto Furlani, Ivano Licciardi, Simona Conti, Alessandro Rosa Colombo, la fisioterapista Cristina Minneci, il preparatore atletico Mosè Serino, il medico Ignazio Raspante La Scala, il team manager nonché vicepresidente federale, Vincenzo ‘Gigi’ Mignola, tutti artefici di un lavoro certosino. La vittoria di questo Europeo è il successo di tutto il nostro gruppo e siamo molto contenti. Ogni anno è una emozione sempre diversa”.

Sulla partita contro la Repubblica Ceca Burato ha evidenziato: “Eravamo un’altra squadra rispetto a quella scesa in campo la prima volta contro la Repubblica Ceca. Abbiamo ricevuto una prestazione superlativa da parte del partente Michele Dal Pozzo, il closer Ivan Larice ha fatto esattamente il suo lavoro. Siamo stati più concentrati, più determinati ed abbiamo preparato meglio questa partita perché conoscevamo bene i nostri avversari. È stata un po’ la fotocopia della partita con l’Olanda nell’Europeo precedente: li abbiamo studiati durante il girone, abbiamo visto quali erano i loro punti deboli ed oggi li abbiamo giocati esattamente come andavano giocati mettendoli in crisi in battuta. Il loro lanciatore ci ha messo in crisi perché ha lanciato molti off-speed, ed i nostri ragazzi nei nostri campionati non sono abituati a vedere questo tipo di lanci”.

Infine, Burato ha parole di elogio per la Federazione: “la FIBS ci dà la possibilità di partecipare a questi eventi e ci dà la possibilità di lavorare come una seniores. Qui a Mortsel infatti nessuna nazionale aveva il medico, fisioterapista, team manager, preparatore atletico come noi quindi devo ringraziare la Federazione per averci messo nelle condizioni migliori per poter vincere questo europeo. Ringrazio il mio staff che ‘mi segue e sopporta’ e tutte le persone che ci hanno aiutato nello scouting in tutto il territorio italiano”.