Quarta sconfitta consecutiva per la Tezenis che perde in casa con l’Apu old Wild West Udine 69-77 al termine di un match quasi sempre condotto dai friulani. Curiosamente coach Diana ripete in fotocopia il suo ruolino di marcia dello scorso anno. Quando arrivò a Verona in sostituzione di Dalmonte, vinse la sua prima gara (a Montegranaro) e perse le successive quattro; in questo campionato, stesso identico andamento, con una vinta (la prima con Mantova) e, come detto, 4 perse di fila. Il tecnico gialloblù, e bisogna dargliene atto, a fine gara si è addossato tutte le responsabilità, dicendo, senza tanti giri di parole “Abbiamo fatto schifo”.
Primo quarto equilibrato, Udine fa sentire la propria fisicità e mette subito il naso avanti con i canestri degli americani Foulland e Johnson (2-5), la Tezenis non sta a guardare e opera il sorpasso con Candussi (8-7): la gara prosegue punto a punto sino al 15-17 (tripla di Greene IV) poi gli ospiti accelerano e la conclusione pesante di Deangeli sulla sirena chiude il primo quarto (15-22). Il secondo periodo è davvero rocambolesco: la squadra di Boniciolli segna che è un piacere e dopo due minuti di gioco ha già messo a tabellino 30 punti (contro i 17 di Verona). Il parziale friulano a cavallo del primo intervallo è di 2-15 e l’Apu raggiunge il massimo vantaggio sul 17-32. Qui però si sveglia la Tezenis che piazza un terrificante parziale di 18-1 che vale il sorpasso (35-33): Udine, dopo aver segnato 10 punti in 2 minuti, ne mette a segno 1 nei successivi 7. Nel finale di tempo Johnson colpisce da tre (35-36), mentre dall’altra parte risponde Caroti dalla lunetta (37-36, punteggio sul quale si va al riposo lungo).
La ripresa si apre con il canestro di Greene (39-36) cui segue però un nuovo break ospite, stavolta di 0-10, favorito anche da un fallo antisportivo fischiato a Candussi (39-46). Udine domina al rimbalzo, Nobile e Johnson colpiscono da tre e il vantaggio esterno arriva in doppia cifra (44-54); ma non è finita perché gli ospiti allungano sino al 46-60 e chiudono il tempo sul 50-63. La frazione conclusiva vede Udine sempre in controllo: coach Diana si fa fischiare un fallo tecnico, nonostante ciò la sua squadra riesce a risalire sino al -8 con la tripla di Tomassini (59-67). Il tecnico veronese prova un quintetto tutto italiano, considerata anche la serataccia al tiro di Bobby Jones (chiuderà con 1/9 dal campo). La tripla dell’ex Giuri ricaccia indietro Verona (59-70), Greene risponde di pari moneta al 24° secondo (62-70) e a 1′:55″ dal gong Johnson la chiude definitivamente da oltre l’arco (62-73). Jones esce per falli, capitan Tomassini è l’ultimo a mollare e Udine può così alzare il piede dall’acceleratore e festeggiare la meritata vittoria.