Una nuova (ennesima) conferenza stampa serale, un nuovo DPCM e purtroppo nuove restrizioni che vanno a penalizzare lo sport di base e tutti gli sportivi dilettanti e amatoriali.
In sintesi:
- è concessa l’attività sportiva e motoria all’aperto, sempre nel rispetto della distanza di sicurezza
- sono vietati del tutto gli sport di contatto svolti a livello amatoriale e arriva il divieto anche per le gare dilettantistiche in ambito provinciale
- è però possibile, per chi pratichi uno sport come il basket, il calcio o la pallavolo, nell’ambito di una società sportiva, continuare ad allenarsi a livello individuale e fare training con i compagni di squadra evitando però il contatto e dunque di fare “partitelle” o sessioni di gioco con gli altri
- si a partite e gare sportive a livello regionale e nazionale per professionisti e dilettanti.
Il governo ha, all’ultimo giro di lancette, deciso di concedere a palestre e piscine di restare aperte purchè entro una settimana si mettano in regola con tutti i protocolli di sicurezza. Altrimenti si chiude.
Nella bozza si legge: “L’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte presso palestre, piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati, ovvero presso altre strutture ove si svolgono attività dirette al benessere dell’individuo attraverso l’esercizio fisico, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), fatti salvi gli ulteriori indirizzi operativi emanati dalle Regioni e dalle Province autonome”.
E’ evidente quindi che l’attività sportiva di base non rientra nelle priorità del Governo che preferisce ‘bloccare’ piuttosto che ‘aiutare’. Un segnale che, in vista dei prossimi mesi, non fa di certo dormire sonni tranquilli alle società dilettantistiche, molte delle quali rischiano seriamente di sparire.
al. cr.