L’estate è passata e, sebbene se ne siano sentite e dette tante, lo sport è ancora in stand by. Eccezion fatta per il calcio professionistico e per qualche altra disciplina top class (non tutti gli sport sono uguali…), decisioni chiare ed esaustive non sono
state ancora prese. Tra protocolli, polemiche e disorganizzazione, l’attività sportiva di base sta soffrendo enormemente e rischia, in alcuni casi, di collassare in modo irreversibile.
Le piccole-medie società tremano in attesa di risposte da parte di Federazioni e Istituzioni che, per ora, non sembrano aver
ancora captato in modo chiaro l’S.O.S.
Nonostante tutto, però, qualcosa sembra muoversi. Grazie alla voglia e la testardaggine di presidenti e dirigenti ‘illuminati’ (o fanno semplicemente quello che dovrebbero fare tutti?) a Verona sono stati organizzati, per fine estate 2020, eventi di grande prestigio ai quali la redazione di SportrdiPiù magazine ha deciso di dedicare ampio spazio su questo numero.

Il CONI Verona, in questo contesto di ripresa, si conferma il grande collante per lo sport scaligero: con la festa dello scorso 5 settembre presso gli impianti sportivi di San Martino Buon Albergo, ha celebrato i top dell’anno 2019 ma, soprattutto, ha messo in luce ancora una volta la grande voglia dello sport giovanile e dilettantistico di ritornare in campo.
Stefano Gnesato, anche in questo caso, si è dimostrato il grande timoniere che con passione e competenza, riesce a gestire, coordinare e stimolare le realtà sportive della provincia veronese; un esempio da seguire e un amico (vero) con il quale è un
piacere e un onore poter lavorare.

Un altro dirigente con le ‘palle’ è senza dubbio il presidente FIPAV Verona Stefano Bianchini che, dopo aver sudato e sputato sangue per anni, grazie anche al supporto dell’Amministrazione comunale di Verona, finalmente è riuscito a far riaprire i cancelli dell’Arena di Verona ad un evento sportivo; stiamo parlando della finale di Supercoppa italiana di volley maschile che si giocherà il 25 settembre. Causa restrizioni per l’emergenza Covid-19 sarà un evento per pochi intimi; saranno infatti poco più di 3000 gli spettatori che potranno assistere alla partita dai gradoni dell’anfiteatro scaligero. Per tutti gli altri appuntamento con la diretta televisiva della Rai. Sarà un evento storico in una location unica, alla faccia di chi si ostina a dire che in Arena lo sport non ci può (deve) entrare.

Dal 17 al 20 settembre spazio alla 18esima edizione di Tocatì, un vero e proprio festival delle tradizioni ludiche e sportive, che partendo da Verona viaggerà (virtualmente) lungo tutta la nostra penisola, andando a scoprire le bellezze e le tipicità di 13 incantevoli borghi. Un plauso va a l’organizzazione, al presidente AGA Giorgio Paolo Avigo e al suo vice Giuseppe Gacon per la tenacia con cui hanno difeso questo evento e per come l’hanno saputo reinventare nonostante le difficoltà. Non sarà come gli anni passati, è evidente, ma il messaggio che arriva dell’edizione 2020 è forte e chiaro: il Tocatì c’è e non si ferma, nemmeno difronte al Covid-19.

Dal 2 al 4 ottobre, infine, si correrà una marcia a squadre (lunga 420 km…) che inizierà all’ombra del campanile di Resia e si concluderà tra le onde del mare di Rosolina. Sto parlando della Resia-Rosolina Relay un viaggio indimenticabile lungo le rive del fiume Adige al quale chiunque, con un minimo di preparazione, può partecipare. Organizzano l’associazione sportiva ASV Rennerclub Vinschgau in collaborazione con GAAC 2007 Veronamarathon asd,

Insomma, l’autunno dello sport veronese e veneto lancia segnali incoraggianti: speriamo che chi di dovere sia sintonizzato sulle giuste frequenze. Chi ha tempo non aspetti tempo.