Non è bastato Pessina, il nuovo capocannoniere gialloblù insieme a Di Carmine, a strappare punti nella Capitale, ma l’Hellas può comunque festeggiare, con la contemporanea sconfitta del Lecce, la matematica salvezza con ben cinque giornate di anticipo in un’annata semplicemente straordinaria.
I gialloblù si sono confermati la squadra che tutti conosciamo: quella che lotta su ogni pallone, credendoci fino alla fine e anche oltre. La cattiveria agonistica degli uomini di Ivan Juric però non ha potuto evitare quello che è appena il quarto ko nelle ultime 18 giornate. Ha vinto 2-1 la Roma, in doppio vantaggio nel primo tempo con prima con Veretout (in gol dal dischetto, su un dubbio calcio di rigore), e quindi con Dzeko.
La ripresa è stata condotta sul piano del gioco e delle occasioni dal Verona, che è uscito dall’intervallo con decisione trovando subito il gol che ha dimezzato lo svantaggio: al 2’ splendida azione personale di Zaccagni e gol di tacco di Pessina (il 6° stagionale) da pochi passi.
La stanchezza, assieme ai vari acciacchi a cui si è aggiunto quello di Kumbulla nella prima frazione, non ha di certo agevolato i gialloblù a caccia de gol del pareggio.
L’Hellas guarda ora all’affascinante sfida di sabato 18 luglio contro l’Atalanta, con la certezza di giocare anche il prossimo campionato nella massima serie. La trentesima nella gloriosa storia del Club gialloblù.

ROMA-HELLAS VERONA 2-1
Marcatori: 
10′ pt Veretout (rig), 49′ pt Dzeko, 2′ st Pessina
ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Ibanez, Kolarov; Bruno Peres (dal 21′ st Zappacosta), Veretout, Diawara (dal 21′ st Cristante), Spinazzola; Mkhitaryan (dal 43′ st Perotti), Pellegrini (dal 21′ st Zaniolo); Dzeko
A disposizione: Fuzato, Villar, Cetin, Under, Kalinic, Pastore, Perez, Kluivert
All.: Fonseca
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Kumbulla (dal 19′ pt Dimarco), Gunter, Empereur; Faraoni, Amrabat (dal 38′ st Badu), Veloso (dal 38′ st Stepinski), Lazovic; Pessina, Zaccagni (dal 18′ st Salcedo); Verre (dal 18′ st Eysseric)
A disposizione: Berardi, Radunovic, Lovato, Di Carmine, Rrahmani, Borini, Lucas
All.: Juric
Arbitro: Fabio Maresca (Sez. AIA Napoli)
Assistenti: Giorgio Schenone (Sez. AIA Genova), Tarcisio Villa (Sez. AIA Rimini)
NOTE. Ammoniti: Veloso, Mancini, Pessina, Zaniolo, Cristante, Eysseric, Villar. Espulso: Juric.

Queste le dichiarazioni di mister Ivan Juric a fine partita: “Avevo parlato di un Verona stanco alla vigilia? I ragazzi mi stupiscono ogni giorno: anche le altre sono stanche, ma da noi ci sono giocatori sempre in campo, in ogni partita, ho meno turn over di altri. Comunque tutti si stanno davvero superando. Decisioni arbitrali che fanno arrabbiare? Dal mio punto di vista non c’era il rigore, poi l’arbitro ha ritenuto eccessiva la mia reazione e va bene così: resto comunque della mia idea. È mancato il guizzo per il pareggio? Abbiamo giocato tanto vicino all’area avversaria, ma è vero, sono mancate le cose concrete, un dribbling o un tiro che potessero decidere il match. Rimpianti per non poter lottare per l’Europa? Quest’anno abbiamo fatto il massimo e io sono stracontento, ora abbiamo altre cinque partite e non vogliamo mollare. Pessina? Anche oggi ha fatto una bella partita e un bel gol, è un giocatore che può interpretare più ruoli e sta crescendo molto. È un ragazzo che lavora tantissimo, sempre attento su tutto: sono sicuro che farà una gran carriera“.

Matteo Pessina, autore del gol dell’ 1-2 ha invece commentato così la partita: “Il mio gol? Non ci ho pensato più di tanto, sapevo che l’unico modo per segnare era quello e ci ho provato. Peccato non sia servito per il risultato finale, però la prestazione c’è stata e questo ci fa onore, così come l’aver raggiunto la salvezza con cinque giornate di anticipo. Come avevamo impostato la partita? Come sempre, andando ad aggredire alto e cercando di creare superiorità numerica soprattutto sulla sinistra, per poi andarci ad inserire in area. Come valuto la mia stagione? Sicuramente positiva. Credevo, ad inizio anno, di giocare più sulla linea dei centrocampisti. Poi Juric mi ha spostato in avanti, e lì sto cercando di dare il massimo interpretando al meglio la sua idea di calcio. Cosa ci aspettiamo da questo finale di stagione? Non guardiamo a quante gare mancano, noi pensiamo a dare tutto, sempre. Abbiamo dimostrato fin qui, sul campo, quanto valiamo, e non vogliamo fermarci proprio ora. Siamo pronti per lo sprint finale“.